Erode era un vero sanguinario.
Aveva fatto uccidere il cognato per delle voci, imprigionato la suocera, condannato due figli, giustiziato il sommo sacerdote. Poi aveva massacrato tutti i bambini fino a 2 anni in tutta la regione.
Non sappiamo quante persone abbia ucciso in realtà.
Quest’uomo ci fa impressione!
Ma anche dentro ognuno di noi c’è un Erode nascosto.
Le guerre, la fame, l’indifferenza, la tratta di uomini, l’egoismo, l’arrivismo, l’ambizione scatenata, sono solo alcuni dei sentimenti che affliggono la nostra società, quella che chiamiamo civile.
Quindi smettiamo di scandalizzarci e impegniamoci a cambiare noi per primi.
Prendiamo esempio da Giuseppe, custode delle debolezze umane, che porta Gesù e Maria in salvo.
Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esatezza dai Magi.
Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremìa:
«Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più».
Mt 2,13-18